Elezioni regionali. I dieci punti dei civici per un cambio di passo nel governo della Liguria

Elezioni regionali. I dieci punti dei civici per un cambio di passo nel governo della Liguria

Pin It

Le liste civiche liguri che si riconoscono in Alleanza Civica Liguria in vista delle elezioni fissate per il mese di settembre hanno elaborato un programma in 10 punti.
Pur esprimendo preoccupazione e disagio per tempi così brevi che non consentono, come le regole della democrazia richiedono, la libera e consapevole partecipazione dei cittadini e il loro diritto ad essere adeguatamente informati, il movimento delle liste civiche lancia una piattaforma programmatica sulla quale valutare le candidature sia dei presidenti che dei Consiglieri.
Si tratta di 10 punti irrinunciabili per costruire un’alleanza che abbia un programma chiaro, di immediata comprensione da parte dei cittadini
10 punti di programma, che prevedono anche un sistema di verifica periodica della loro attuazione, e anche una chiara responsabilità delle decisioni che l’azione di governo richiede.


10  PUNTI PER LA LIGURIA

Le liste civiche liguri che si riconoscono in Alleanza Civica Liguria hanno esaminato la situazione politica in relazione alle previste elezioni regionali .
In quanto alla data - ancora fissata, ma  ampiamente annunciata come probabile per il prossimo 13 o 20 Settembre - esprimono preoccupazione e disagio per tempi che non consentono, come le regole della democrazia richiedono, la libera e consapevole partecipazione dei cittadini che hanno diritto di essere informati adeguatamente, per poter contribuire alla elaborazione della piattaforma programmatica,valutare le candidature sia del presidente che dei consiglieri: tutto questo non è possibile in tempi così ravvicinati, perdipiù in presenza delle restrizioni imposte dalla condizione sanitaria e dal periodo estivo che viene dedicato al turismo.
Ciò nonostante essi ritengono di impegnarsi per favorire un cambio di passo nel governo regionale, lavorando ad un programma di netta discontinuità con il passato, sia recente che remoto, e caratterizzato dall’accento sui seguenti temi.

1) Un nuovo modello di sanità che dia alla regia pubblica la responsabilità delle scelte e del coordinamento di tutto il settore sanitario/ospedaliero regionale, che punti alla costruzione di nuove strutture e alla riorganizzazione della medicina territoriale. Al riguardo stimano che sia necessario almeno 1 miliardo di euro sia per costruire 3 nuovi ospedali ( Ponente ligure, ponente genovese, Galliera),per completare quello mal iniziato Felettino di Spezia, intervenire sulla rifunzionalizzazione degli Ospedali storici come  San martino e altri minori, riorganizzare la rete di assistenza territoriale e lanciare un programma di telemedicina.
Queste risorse possono arrivare alla Regione Liguria se lo Stato attiva il meccanismo del MES proposto dalla Unione Europea per interventi nel disastrato sistema sanitario nazionale. E’ pertanto indispensabile che il programma di legislatura contenga l’esplicito richiamo all’assenso di Regione Liguria perché il Governo non rinuncia a questa straordinaria occasione di finanziamento.

2) Un piano dei rifiuti che preveda “superare la carenza di impianti e l’arretratezza del sistema mediante sistemi innovativi che puntino a prevenire la creazione di rifiuti anziché gestirne il ciclo a posteriori;  regole sul packaging, sul vuoto a rendere, sul refilling  , sull’uso dell’acqua potabile mediante installazione di impianti  comuni di miglioramento delle caratteristiche organolettiche in grado di diminuire il consumo di acqua in bottiglia

3) Avviare un nuovo modello di gestione del trasporto pubblico integrato che facendo perno sulla rete ferroviaria, specie per l’area centrale ligure, e senza intaccare la proprietà delle aziende di trasporto, adotti un modello di governance che punti alla riorganizzazione funzionale e organizzativa dei diversi modi di trasporto che vanno integrati e finanziati sulla base di contratti di servizio che puntino alla qualità, economicità, efficienza del servizio

4) Completare senza ulteriori indugi la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale per far uscire la Liguria dall’isolamento e inserirla a pieno titolo nel competitivo quadrante del Nord Ovest per favorire relazioni internazionali, crescita del turismo e dell’occupazione, coesione territoriale. Assumere l’obbiettivo  “consumo zero del territorio” e su nuove regole sull’urbanistica (semplificazione ma anche equilibrio ambientale: ogni edificio deve generare effetti ambientali positivi quanto l’inquinamento diretto o indotto che produce)

5) Sviluppare sulla base di un piano credibile la completa armatura del territorio per connessioni veloci e potenti non solo nei centri direzionali o nelle strutture produttive ma in tutto il territorio, anche nelle aree più isolate, sia per dare servizi effettivi all’entroterra sia per sviluppare la vocazione allo smart working della regione con ricadute importanti sulla crescita di valore dell’economia locale

6) “Nuovi modelli di turismo, che superino la logica della mera balneazione e fruizione degli arenili, così da “allungare” la stagione turistica ad otto mesi, collegando Genova alle Riviere in un ideale percorso di fruizione di ogni potenzialità regionale -sole, sport a cielo aperto (nautica, trekking, biking, climbing), enogastronomia, cultura, eventi- che veda nel capoluogo un  naturale centro attrattore in grado di accrescere la forza seduttiva della nostra regione.

7) Avviare un profondo processo di revisione della produzione normativa regionale puntando alla Semplificazione come metodo che caratterizza una nuova stagione della Pubblica Amministrazione improntata al rispetto delle regole e dei diritti dei cittadini

8) Avviare un processo di revisione dell’assetto istituzionale della Nazione superando l’attuale assetto basato su 20 regioni e pervenendo alla costituzione di uno Stato federale con 5 macroregioni istituite più per funzioni che per confini amministrativi

9) Implementare con un ruolo più dinamico, meno assistenzialista della regione e delle sue strutture di promozione industriale, finanziaria ed economica, gli asset di sviluppo dell’economia ligure che sono il turismo, la blue economy e l’industria High Tech

10) Accrescere l’autonomia finanziaria ligure recuperando a favore della comunità ligure parte dell’IVA generata dal traffico portuale per investimenti strategici nel settore dei servizi sociali, nelle infrastrutture urbane i programmi di sostenibilità ambientale.


Queste sono le condizioni programmatiche che i civici valutano come irrinunciabili per costruire un’alleanza che abbia un programma chiaro, di immediata comprensione da parte dei cittadini, con sistema di verifica periodica della sua attuazione, che non sfugga alla responsabilità delle decisioni che l’azione di governo richiede.
e

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS

Questo sito fa uso di cookie. Utilizziamo sia cookies tecnici sia cookies di parti terze. Può conoscere i dettagli consultando la nostra informativa della privacy policy.
Premendo OK prosegui nella navigazione accettando l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.