Elezioni Milano 2021. Come si vota, Chi si vota e PERCHÉ

Elezioni Milano 2021. Come si vota, Chi si vota e PERCHÉ

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NOI VOTIAMO LA LISTA RIFORMISTA.
ECCO IL SUO SIMBOLO.
E I TANTI PERCHÉ DI UN VOTO CHE PESERÀ NON SOLO A MILANO.

Nelle elezioni amministrative di domenica 3 e lunedì 4 ottobre si misurerà anche un progetto politico di unità riformista.

Tante le personalità che lo sollecitano con una pubblica dichiarazione di voto. 

La lista "I Riformisti - Lavoriamo per Milano con Beppe Sala" è stata promossa con una formula originale a Milano dalle associazioni civiche politiche milanesi di Alleanza Civica del Nord, dai partiti riformisti “nazionali” Azione/ Calenda, Italia Viva/Renzi  e Più Europa/Bonino nonché dai federalisti di Rete 22 ottobre/Giancarlo Pagliarini, Centro Democratico/Tabacci, Base Italia/Bentivogli e Unione Italiana/Librandi. Dopo un lavoro di presentazione dei suoi intenti e suoi programmi la Lista ha ricevuto il sostegno e la dichiarazione di voto a favore, di un significativo gruppo di esponenti della realtà politica e della società civile milanese, i quali ne avvalorano e rilanciano la funzione di progetto politico nazionale che andrà oltre  la scadenza elettorale delle elezioni comunali.

Si riconoscono nel progetto infatti mezza giunta Pisapia ( dalle vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e Maria Grazia Guida, agli assessori Daniela Benelli, Lucia Castellano e Franco D’Alfonso), assessori della giunta Albertini come Sergio Scalpelli, il primo presidente della Regione Lombardia Piero Bassetti, riformisti già di area Pd come Massimo Ferlini, Giovanni  Cominelli e l’ex presidente del Pat Maurizio Carrara, socialisti storici come il presidente del Circolo De Amicis Mario Artali e l’ex direttore della Rai di Milano Renzo Canciani, assieme a storici esponenti della cultura milanese come Andreè Shammah e Fiorenzo Grassi, economisti e manager come Marco Vitale, Lorenzo Mauri e Alberto Meomartini, giornalisti come Fabio Cavalera, Marco Ausenda e Cristina Jucker, e un nutrito gruppo di professionisti avvocati ed imprenditori. Nel manifesto-appello vengono sinteticamente ma anche efficacemente spiegati i tanti perchè di questa opportunità tanto nuova (perchè in contrasto con la tendenza alla frammentazione delle forze politiche) quanto inevitabile (per il rinnovamento del nostro sistema politico). 

Saranno ora gli elettori ad indicare la via. 

ECCO IL TESTO DELL'APPELLO. 

PERCHÈ NOI VOTIAMO 

LA LISTA "I RIFORMISTI" 

Il testo dell’appello

– Perché continua la migliore tradizione del riformismo milanese, basato sulla concretezza, la cooperazione, la solidarietà

– Perché ha buoni candidati: tutti i capilista sono donne, e tutti i candidati sono esponenti della società civile, che spesso hanno già fatto esperienza in Comune e nei Municipi

– Perché nasce dal basso, da un appello firmato da oltre mille milanesi

– Perché vi aderiscono le migliori esperienze civiche, liberaldemocratiche, socialiste, cattoliche

– Perché l’unità dei riformisti è la novità più importante della politica milanese e, in prospettiva, di quella nazionale

– Perché prosegue la politica di sviluppo di Milano, iniziata con Albertini, rilanciata con  Giuliano Pisapia e proseguita con  Beppe Sala nell’ultimo quinquennio

– Perché i Riformisti lavorano con Beppe Sala per governare il dopo-pandemia  all’insegna del riequilibrio ambientale, della cura e dell’inclusione delle persone

– Perché portano nella politica la novità del metodo riformista: concretezza e attuazione dei programmi nel pieno “stile Draghi”

– E, infine, perché Milano si deve far carico di indicare all’Italia dei prossimi anni una riforma del sistema politico con una nuova Alleanza riformista che con una ritrovata stabilità di governo superi la deriva incompetente, demagogica e irresponsabile dei partiti populisti e sovranisti.

I sottoscrittori

Clara Albani, funzionaria del Parlamento europeo
Samanta Amato, project manager
Mario Artali, presidente Circolo de Amicis
Fabio Ausenda, imprenditore turistico
Marco Ausenda, dirigente azienda editoriale, ambientalista
Piero Bassetti, primo presidente di Regione Lombardia
Daniela Benelli, ex assessora della giunta Pisapia
Paola e Giuseppe Berger, collezionisti
Manuela Bianchi, avvocata
Francesco Bizzotto già pres. AFOL Nord Milano
Cinzia Boschiero, giornalista
Antonella Camerana, Missione Sogni onlus
Renzo Canciani, già direttore Centro Rai MI
Maurizio Carrara, già presidente del Pio Albergo Trivulzio
Fabio Cavalera, giornalista
Monica Colombera, avvocata
Giovanni Cominelli, esperto di politiche dell’istruzione
Giovanni Cozzi, dirigente industriale
Aldo Curinga, imprenditore
Franco D’Alfonso, presidente Alleanza Civica Nord
Maurizio Decaro, architetto
Ada Lucia De Cesaris, avvocata
Massimo Ferlini, consulente Giorgio Galeazzi commercialista
Beppe Garesio, imprenditore
Marco Ghetti, consulente di direzione, presidente di Per l’Italia con l’Europa
Patrizia Ghiazza, consulente d’azienda
Fiorenzo Grassi, operatore culturale
Margherita Grassi Catapano, avvocata
Maria Grazia Guida, presidente Amici Casa Carità
Cristina Jucker, giornalista
Alfonso Lavanna, esperto di finanza e organizzazione
Gianfranco Librandi, imprenditore e parlamentare
Gabriella Lo Conte, pensionata
Paolo Lombardi, segretario I Civici
Luca Lorandi, imprenditore
Gianluigi Mariani, editor
Maria Grazia Mattei, direttrice Meet e Media Guru
Lorenzo Mauri, esperto di comunicazione e di editoria
Enrico Menabue, consulente assicurativo
Alberto Meomartini, manager culturale e industriale
Alessandro Palumbo, presidente Confconsumatori Lombardia
Lorenzo Prampolini, consulente di direzione e manager
Stefano Rolando, docente Iulm e membro Fondazione Pertini
Antonio Santangelo manager dell’innovazione
Sergio Scalpelli, presidente Linkiesta
Andrèe Ruth Shammah, fondatrice e direttrice Teatro Parenti
Sergio Vicario, esperto di comunicazione
Marco Vitale, economista d’impresa



Trovate un interessante articolo de Linkiesta sul nostro APPELLO

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