Fa scalpore l'iniziativa di ELISABETTA STRADA, Consigliera regionale della lista Lombardi Civici Europeisti, che mettendo a disposizione la sua mail, raccoglie - in un solo giorno - duemila richieste d'aiuto di ultra ottantenni ancora senza vaccino.

Fa scalpore l'iniziativa di ELISABETTA STRADA, Consigliera regionale della lista Lombardi Civici Europeisti, che mettendo a disposizione la sua mail, raccoglie - in un solo giorno - duemila richieste d'aiuto di ultra ottantenni ancora senza vaccino.

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VACCINI. LOMBARDIA INFELIX.

Fa scalpore l'iniziativa di Elisabetta Strada, Consigliera regionale della lista Lombardi Civici Europeisti, che mettendo a disposizione la sua mail, raccoglie - in un solo giorno - duemila richieste d'aiuto di ultra ottantenni ancora senza vaccino. 

L'iniziativa di Elisabetta, lo dice lei stessa in questo video, era un gesto di buona volontà; un mettersi a disposizione per dare qualche informazione in più agli anziani che trovavano qualche difficoltà nella prenotazione per il proprio turno di vaccinazione. 

Una iniziativa che nasceva anche - come racconta Elisabetta a "la Repubblica"- dalla propria sensibilità di Consigliera regionale in una Lombardia, diventata ormai una regione così infelice, da non riuscire da mesi ad organizzare i turni di vaccinazione per gli anziani più deboli.

Elisabetta ha solo messo a disposizione il suo indirizzo mail, con un semplice messaggio in cui chiedeva di segnalare se qualcuno ancora fosse stato in difficoltà per la prenotazione del vaccino.

Come ci racconta in questa intervista, Elisabetta è stata sommersa da oltre duemila risposte in poco più di 24 ore!!

Il clamore suscitato dalla iniziativa deriva dalla semplice, disarmante, smaccata smentita dei vertici di Regione Lombardia, che ancora non riescono ad impostare una organizzazione semplice ed efficace per le migliaia di ultra ottantenni ancora non vaccinati (appena due settimane fa era stato annunciato il completamento entro l'11 Aprile!).

La situazione reale, invece, risulta ben chiara dall'iniziativa di Elisabetta. 

Come anche da tante esperienze dirette di anziani e loro famigliari che ci vengono spontaneamente segnalate.

A titolo solo di esempio ne riportiamo alcune. 

ADA, 84 anni, per esempio, che abita dietro viale Umbria ha ricevuto la prenotazione per la prossima settimana, ma mi hanno fissato a Pieve Emanuele: "Spero di trovare qualcuno che mi accompagni" ci dice. 

FRANCO. Effettuata prenotazione domiciliare per mia suocera,  95 anni,  il 16 febbraio (del 2021, effettivamente...), gestione Bertolaso-Moratti. Dopo oltre un mese e mezzo di attesa inutile, il 5 aprile, dopo tre giorni di inutili tentativi, dopo una attesa di soltanto 1 ora e 45min, siamo riusciti a parlare con il "numero verde" della Regione. La gentile operatrice ci ha candidamente confermato di non sapere nulla, di essere priva di qualsiasi elenco, di non poter controllare se la prenotazione è nel sistema, di non sapere se e quando arriverà un mitico sms avvertendoci dell'arrivo di qualcuno per l'iniezione, di non sapere chi possa dare questa informazione (atteso che il medico di medicina generale ha potuto solo confermare che a lui la prenotazione risulta acquisita dal sistema, ma di non sapere quale sia questo sistema). All'ultima domanda effettuata, cioè quale fosse l'utilità del Numero Verde e dell'abnegazione dell'operatrice, presente e rispondente, nel lunedì di Pasquetta, la stessa ha egualmente risposto di non averne idea. Non ci sono ulteriori commenti da fare, direi.

GIANNI. Proprio ieri Bertolaso ha detto che "gli ultraottantenni sfuggiti saranno stati qualche centinaio".  Leggo invece su "la Repubblica" che Elisabetta Strada chiedendo soltanto alla sua mailing list  ha ricevuto oltre duemila segnalazione, con codice fiscale (!!) di ultraottantenni non ancora chiamati. Coma mai può succedere? Riesco a darmi soltanto questa spiegazione: loro che governano credono che la realtà sia quella che loro stessi si dicono nelle loro riunioni e che poi dichiarano ai giornali ed in Consiglio. Penso che nessuno metta la testa fuori dalla propria finestra. È pazzesco. Siamo di fronte alla Caporetto della sanità lombarda

GIUSEPPE. La Caporetto è della burocrazia italiana. La Sanità territoriale è un disastro da sempre dappertutto, tranne in alcune aree della Emilia Romagna. E poi la burocrazia è il vero cancro italiano.

DORA. Io ho amici di 90 e di 85 anni che non sanno nulla, sono a Cassina dei Pecchi. Lui è grintoso e ha detto che domani si presenta a Cernusco. Una ex collega 84enne, che non può muoversi, ha un ridondante silenzio assoluto.

MARILENA. Persino al tg3 (nazionale!!) ne hanno parlato, dopo la dichiarazione della Moratti che invitava gli over80 a presentarsi senza appuntamento ai luoghi vaccinali. Poi...... li hanno rimandati indietro perché la cosa sarà possibile soltanto dal 7 aprile!!!

PIA. Ieri pomeriggio hanno finalmente vaccinato il mio amico 86enne, uno della lunga lista raccolta da Elisabetta (grazie Betta!!). Al Trivulzio. 

Una lunga fila fuori, ben distanziati, in piedi, che è durata due ore. Mi ha detto: "Nè da sedere nè da appoggiarsi, anziani che tremavano, una vecchietta che piangeva: Ghe la fo pu..."

MARINA. Allora vi racconto anche la mia. Betta la sa già. E' il mio turno vaccinale (sono del '46) ma non posso prenotare né online né al telefono essendo la tessera sanitaria scaduta. Ma per rifare la tessera sanitaria occorre prenotare online col "saltacoda" dove chiedono lo Spid. Ma per fare lo Spid occorre la tessera sanitaria! Poi se riuscirò a vaccinarmi senza schiattare prima forse voterò alle elezioni d'ottobre. Forse, perché anche la tessera elettorale è scaduta (piena): la rinnovano in via Larga, previa prenotazione... da effettuare con lo Spid!

 

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