La ricerca di una ecologia/economia per stare bene. Alleanza Civica è la Bussola di Krisis per uscire dalla transizione.

La ricerca di una ecologia/economia per stare bene. Alleanza Civica è la Bussola di Krisis per uscire dalla transizione.

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dibattito - congresso

LA BUSSOLA DI KRISIS

Alleanza Civica è la Bussola di Krisis per uscire dalla transizione.

L'intervento che qui pubblichiamo è stato fatto in occasione dell'incontro tra Alleanza Civica e FareEco.

LA BUSSOLA DI KRISIS

La ricerca di una ecologia/economia per stare bene.

di Giampaolo Sodano
Alleanza Civica di Roma

Dal verbo "Krino", separare, scegliere, era usato dai nostri progenitori greci per indicare l’azione di raccogliere solo ciò che serviva una volta mietuto il grano. Separare la paglia dalla parte nutriente e vitale. Scegliere è vivere, ma scegliere è anche scartare, lasciare da parte qualcosa. Per noi moderni scartare qualcosa che non serve significa rischiare di scontentare qualcuno che potrebbe esserci utile in seguito e quindi non si sceglie, si cerca di portare appresso un po’ di tutto riducendo la nostra attrezzatura vitale.

È venuto il momento di scegliere. Scegliere una meta, una rotta, come ogni marinaio che voglia raggiungere un porto sicuro tiene sotto controllo la bussola che indica la direzione di approdo, l’unico luogo dove la vita può continuare.

Ecco allora che separare, scegliere dei greci diventa una lezione di vita che dalla agricoltura al mare arriva fino a noi con la forza della ragione e della esperienza, ecco che scegliere scartare diventa generatore dell’etica della responsabilità che impone di valutare le scelte sulla base delle conseguenze per tutti. Ecco allora che la responsabilità fa perno sulla libertà di una comunità di progredire all’interno dei propri valori ed al di fuori dei propri singoli interessi.

Se è vero che nel tempo anche gli strumenti più antichi possono avere un diverso aspetto, ecco che il nostro compito sarà quello di costruire “La bussola di Krisis”, che ci guida nel nostro viaggio attraverso la transizione, evoca la necessità di scegliere: valori, idee, progetti che devono portarci fuori dal tunnel dell’emergenza verso un nuovo approdo, verso nuovi orizzonti. Se non vogliamo tornare indietro, alla cosiddetta normalità, dobbiamo, come Alice, spiccare il balzo oltre lo specchio, per approdare in un paese delle meraviglie, trasformato dalla innovazione, dove potremo, conciliando valori e fini, mettere mano a uno sviluppo della produzione che garantisca la vita del pianeta e ad una trasformazione delle istituzioni per garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa. Un nuovo Welfare State, un vero “Stato del benessere” che dovrà includere i valori della solidarietà invece dell'egoismo, dell'onestà invece della corruzione, del rispetto invece dell’odio, della pietà invece dell'indifferenza.

La rotta sarà giusta se sapremo scegliere dopo un confronto aperto di idee e un dialogo leale. Una rotta che ci porterà al “Congresso” delle tante Alleanza Civica, incontro tra diverse realtà civiche del Belpaese, sintesi di culture storiche ed esperienze innovative, per un progetto politico, segno positivo per il futuro.

Oggi gettiamo le basi di una ricerca su temi che ci riguardano tutti e tutti insieme. Una ricerca per dare risposte a problemi complessi: transizione, ecologia, digitale, tecnologia, welfare. Sono sfide strutturali, richiedono soluzioni adatte. A partire dalla città che, nel governo di problemi complessi, ha la capacità di reinventarsi con l’innovazione molto più prontamente che la nazione. Le città italiane di piccola e media dimensione sono le più adatte ad affrontare il futuro.

Le potenzialità delle tecnologie digitali di usare i dati per compiere delle scelte devono passare dalle mere applicazioni di marketing alla politica, alle decisioni dei e sui beni comuni e ribaltare la logica centralistica che porta le decisioni in aree al vertice sempre più ristrette e lontane dalle città e i suoi abitanti. Le potenzialità delle nuove logiche tecnologiche (il 5G, l’Edge Computing, le Blockchain, gli NFT) aprono alla possibilità di riorganizzare relazioni, decisioni, affidabilità come non era mai stato possibile ipotizzare, utilizzando fino in fondo il loro potenziale di funzionamento decentrato e garantito. Queste “logiche” abilitano a nuovi modelli di welfare andando oltre il semplice “sostegno alla domanda” o “offerta di servizi”, rendendo il vivere a minor impatto e consentendo una ripartizione della spesa sociale diversa e più eguale, puntando alla ricostruzione di relazioni consapevoli tra uomini e tra uomini e pianeta. In altre parole, indicando un porto sicuro verso cui orientare la rotta individuale e collettiva.

Di fronte all'emergenza climatica e alla rivoluzione digitale le classi dirigenti di ogni parte del mondo non sanno agire, non perché non sanno, ma perché agire significa, per la sopravvivenza del pianeta, cambiare il complesso delle politiche, finanziaria, economica, sociale, imponendo ai cittadini sacrifici che minano il consenso.  

Nel nostro Paese servono nuove istituzioni e politiche capaci di affrontare con coraggio la svolta necessaria. L’era del PIL è finita. Servirà un nuovo modello di crescita. Servirà più sostenibilità e più imprese per avere benessere sociale e ambientale. Servirà intrecciare logiche funzionali e dinamiche reticolari, servirà un sistema di circolazione delle idee, servirà una strategia e una classe dirigente colta e competente in grado di attuarla. 

Serviranno modifiche al sistema politico-istituzionale che potenzino le autonomie locali, lasciando più spazio all’istituto referendario con l’utilizzazione di tecnologie digitali, riempiendo di nuovi contenuti il rapporto di rappresentanza politica favorendo l’elezione al Parlamento di persone espressioni del territorio in cui sono eletti. La rete di Alleanza Civica può costituire un valido laboratorio tecnico-pratico per la realizzazione di questi obiettivi.

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