Il ManifestoXMilano dei CIVICI RIFORMISTI MILANESI in CONGRESSO.

Il ManifestoXMilano dei CIVICI RIFORMISTI MILANESI in CONGRESSO.

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IL DECENNIO CHE VERRÀ.

Il ManifestoXMilano dei Civici Riformisti milanesi in Congresso.

Il Congresso sarà IN PRESENZA e con l'intervento di numerosi ospiti importanti di altre aree politiche cittadine.
Il dibattito Congressuale sta quindi decollando in tutti i territori associati: dopo le iniziative precongressuali tematiche di Milano, Perugia e Roma (il 3 marzo sul "semaforo"tedesco) sono stati fissati i Congressi di Milano (26 febbraio), Pavia (26 febbraio), Lecco (28 febbraio), Roma (5 marzo), mentre sono in via di individuazione le date delle altre città.
E' iniziata anche la produzione di molti materiali e riflessioni che si aggiungono alla Relazione congressuale del Coordinamento Nazionale.
Tutti i documenti potete trovarli su questo sito  nella sezione: Documenti, alla voce: Comitato Congressuale.

IL DECENNIO CHE VERRÀ

ManifestoXMilano

Mozione proposta all'approvazione del

Congresso Civico Riformista

in programma il

26 febbraio 2022

dalle 9.30 alle 13.00

Circolo El Salvadanèe

via De Amicis 17, Milano

Come Assemblea Congressuale civica milanese, condividiamo le riflessioni contenute nel documento "Verso il Congresso Civico Riformista" presentato dal Coordinamento nazionale, in cui opzioni culturali e strategie politiche sono ben delineate e saranno al centro del dibattito congressuale nazionale.

La rapida evoluzione post-elettorale dell'Amministrazione Comunale di Milano sollecita invece parole più puntuali e altrettanto chiare e nette.

AMMINISTRAZIONE E RUOLO DEL COMUNE

La tendenza ad assumere un ruolo passivo, quasi di mero sportello, porta il pericoloso consolidarsi di un vuoto politico che snatura la funzione stessa di Milano, che non può tornare ad essere, in maniera consolatoria e come se nulla fosse successo, quella di prima della pandemia.

Il tema della sicurezza, il disagio giovanile, la protesta degli studenti, lo sbandamento di settori portanti della classe media - dalla rete di piccoli e medi imprenditori, alla rete di botteghe storiche e del food, ai negozianti, a tutte le tipologie di operatori commerciali, alle famiglie persino benestanti, di piccola proprietà immobiliare - cioè quella che è l'anima viva di Milano, vivono tutti lo scacco di una trasformazione che passa sopra la loro testa senza alcun coinvolgimento attivo.

Ci vuole uno scatto di coscienza e consapevolezza. E più tempestiva presenza nel capire e accompagnare i processi di trasformazione in corso.

LA TRADIZIONE RIFORMISTA E IL RUOLO DEL CIVISMO

Così è sempre stato nei tornanti più delicati della sua storia: Milano ha sempre saputo trovare l'energia necessaria per ogni ripartenza nel Riformismo, le cui radici alimentarono sempre la sua missione Civica e sociale e la sua ispirazione ad un ruolo di guida nazionale.

Ora, nella fase delle radicali e multiple transizioni che impatteranno il pianeta nel decennio che abbiamo davanti, le città più performanti del mondo guideranno i processi di innovazione che, innescati oggi, influenzeranno questo nuovo secolo; oppure, in caso di fallimento, periranno in una lenta emarginazione dalle opportunità di un nuovo sviluppo.

Questi nostri Anni Venti saranno perciò decisivi per Milano.

L’assenteismo, più che l’astensionismo, dell'ultima  tornata elettorale non  può  essere base di alcuno slancio di sviluppo.

Dall'altezza pericolante delle gru occorre riportare lo sguardo verso il basso, sulla consistenza sociale della città, se non vogliamo che tutto frani sotto i nostri piedi.

La presentazione di una proposta unitaria Civico Riformista nelle recenti elezioni ha comunque prodotto un risultato di presenza sia in Consiglio comunale, sia nei Municipi: è un risultato prezioso da salvaguardare e da far crescere.

Abbiamo un decennio per ricostruire, partendo dalla sua socialità, una identità della città.

LE NOSTRE PROPOSTE

Non servono forbite ed ermetiche analisi. Le parole obbligate per una nuova identità, si delineano chiare davanti a noi: Autonomia, Sanità, Scuola, Economia, Lavoro, Sostenibilità.

Sono parole attorno alle quali, nelle sessioni di Dibattito Congressuale abbiamo costruito Obiettivi, Percorsi e Tappe di avvicinamento.

Abbiamo fatto nostre sensibilità ed esperienze delle molteplici realtà di base, associazioni, iniziative del terzo settore che costruiscono, quotidianamente e silenziosamente, connessioni di sopravvivenza e prossimità: esse vanno scelte e fatte oggetto di investimento concreto, perché sono la vera consistenza viva della città quotidiana.

Il dibattito Congressuale ha approfondito temi decisivi, enucleando proposte che vogliamo portare al Congresso Nazionale come specifico contributo del Civismo milanese.

1 - Per una Europa delle Città. Contro il Regionalismo Centralista.

Occorre assumere la guida non formale della Città metropolitana e ridistribuire poteri effettivi verso il basso, verso il territorio, verso i Municipi, con attribuzione ai diversi enti di risorse di bilancio proprie e non delegate. Questo è un valore civico e riformista che può ridare le ali ad una grande riforma istituzionale, superando il dualismo, e la contrapposizione spesso nefasta, tra Comune e Regione e riallineare Milano alle altre grandi aree urbane europee, in quella “Europa delle città” dalla quale rischiamo di essere tagliati fuori per inerzia politica, burocratismo dilagante e provincialismo di ritorno. È un ruolo decisivo che non si risolve prendendo sottobraccio la Regione (e scambiandosi equivoche battute antigovernative).

Milano deve 'visibilmente' diventare, in questo decennio è in quelli che seguiranno, un punto "forte" dell'autonomia politica, istituzionale e progettuale espressa dalle città europee e contro il centralismo regionalista: andare 'oltre' come, da tempo e inascoltato, profeticamente dice Piero Bassetti, vuol dire che l'istituzione Regione va smontata, e i suoi poteri distribuiti alla grandi aggregazioni urbane a partire da Milano.

La Città deve avere aria nuova: cioè AUTONOMIA, POTERE e RISORSE per agire 'alla pari' nella rete delle grandi Città Europee. Questa grande riforma non partirà mai dagli organismi regionali: e a farsene carico toccherà al nuovo movimento Civico Riformista.

2 - SALUTE. Prendersi cura della città.

Occorre inoltre, qui e ora, prendersi  cura della Città: e non diciamo in senso figurato, bensì concretamente.

E la Cura, la presa in carico delle fragilità, deve essere possibile sempre, deve essere segnata come priorità, a partire dalla realizzazione, ancora una volta effettivo e non comicamente fittizio come nel caso della prima di via Rugabella, delle Case di Comunità, dove il Comune possa trovare un ruolo attivo con l'assunzione di specifici poteri diretti.

3 - GIOVANI. LAVORO. SCUOLA. FORMAZIONE

La Scuola e l'attività di formazione, nell'epoca della transizione digitale, è l'area fondamentale in cui si costruisce l'avvenire delle giovani generazioni.

La creatività giovanile va accompagnata e privilegiata con un ruolo più attivo della Città nelle sperimentazioni e produzioni culturali e nelle innovazioni produttive e commerciali.

Una Città giovane e per i giovani è l'unica Utopia che possiamo costruire insieme, per dare a Milano un ruolo attivo in questo secolo di avvincenti cambiamenti planetari.

CONCLUSIONI

Al fine di dare concretezza a queste sfide il Congresso di Milano approva le relazioni presentate e discusse nelle tre Sessioni pre-congressuali, proponendo di portare, con le relative proposte o emendamenti, emersi nel dibattito di questa mozione, il ManifestoXMilano al Congresso nazionale come specifico contributo di Milano.

Per comunicare vostre idee, proposte, suggerimenti, interventi in preparazione al dibattito USATE IL BLOG cliccando qui:
https://www.civiciriformisti.it/il-decennio-che-verra/

 

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