La campagna Civica contro l'astensionismo: il voto non è un obbligo, però è la prima e più importante espressione del Civismo.

La campagna Civica contro l'astensionismo: il voto non è un obbligo, però è la prima e più importante espressione del Civismo.

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CONTRO L'ASSENTEISMO ELETTORALE

La campagna Civica contro l'astensionismo: il voto non è un obbligo, però è la prima e più importante espressione del Civismo.

Franco DAlfonso2

 di Franco D'Alfonso

Nel corso delle nostre riunioni di coordinamento Stefano Rolando ha proposto di rivolgere un’attenzione “politica” al tema dell’astensionismo, nelle cui cause ci stanno molti aspetti tecnico-burocratici ma anche aspetti eminentemente politici. Infatti – come ha scritto nell’ultimo giorno disponibile per i sondaggi Nando Pagnoncelli sul Corriere – “Il picco più elevato (70%) si registra tra i cittadini che non si riconoscono nell'asse destra-sinistra e rivendicano una distanza dalla politica, da cui non si sentono rappresentati”.

È un tema che non va nascosto nè relegato ai sonnolenti talk-show televisivi. Va invece messo al centro della nostra riflessione – sia per ragionare pubblicamente su questo tema, sia per candidare proprio il civismo a un futuro possibile recupero di una consistente quota dell'attuale astensione.

Stefano Rolando ci offre quindi un prezioso “Dossier sull’astensionismo” che raccoglie il dibattito pubblico e i connessi dati raccolti  in luglio ed agosto, ed elaborati nell’ambito dell’Osservatorio sulla comunicazione pubblica che dirige presso l’Università IULM (che è anche destinato ai riscontri degli studenti con questionario posto alla fine).

Si tratta di una originale e anche unica, in questa fase, documentazione per la nostra attività politica. 

Essa infatti ci permette soprattutto di ricordare che, nella nostra lunga discussione estiva, abbiamo ben chiarito che astenersi è anche una scelta della democrazia quando si vuol dare segnali di criticità, una scelta perciò su cui non facciamo assolutamente retorica. 

Ma oggi è prioritario combattere la crisi di fiducia e di partecipazione che è cresciuta nel Paese. 

La nostra campagna contro l'assenteismo perciò parte dalla critica che rivolgiamo al sistema dei partiti, per impegnarsi però a costruire “dal basso” risposte in prospettiva. Quanto al voto ci siamo detti che vi è libertà di comportamento nei nostri “nuclei”, sia in ordine a scelta di persone candidate, sia in ordine a situazioni nelle quali ci sia stato esplicitamente impegno e opzione territoriale per determinate scelte. Rivendicando tuttavia un’attenzione strategica a discutere e ad affrontare il fenomeno, che, come dimostra il Dossier qui pubblicato rischia di minare alla base ogni possibilità di costruire dal basso e democraticamente delle alternative possibili alla situazione che, in una drammatica situazione internazionale, oggi stiamo sempre più vivendo. 

 

Università IULM, Milano 

OSSERVATORIO SULLA COMUNICAZIONE PUBBLICA, IL PUBLIC BRANDING E LA TRASFORMAZIONE DIGITALE 

Dipartimento Business, Diritto, Economia e Consumi - Business, Law, Economics and Consumer Behaviour 

IULM 7 - Via Pietro Filargo 38 – stanza 72142 (IULM 2) - 20143 Milano - 02.89141.2639

Direttore scientifico:

prof. Stefano Rolando 

Stefano Rolando

Dossier Astensionismo 

Approfondimento del tema connesso alla dinamica di “non voto” 

nel contesto elettorale italiano. 

Alcuni testi di problematizzazione. 

Commenti e opinioni nel dibattito pubblico recente. 

Le previsioni degli operatori di analisi demoscopica italiana. 

Nel giorno di stop alla diffusione dei sondaggi (10 settembre) 

Le ipotesi che sommano astenuti e indecisi sono tra 41% e 44,5%. 

Una proposta di coinvolgimento tramite questionario 

degli studenti dell’Università IULM di Milano 

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