Due pagine dedicate al rapporto tra Civismo e Riformismo.

Due pagine dedicate al rapporto tra Civismo e Riformismo.

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L' Avanti di Luglio in edicola. 

Due pagine dedicate al rapporto tra Civismo e Riformismo.

La scommessa riformista parte dalle città, ma guarda all'Italia. L' Avanti mensile, diretto da Claudio Martelli, nel suo numero di Luglio, ospita due approfondimenti sui rapporti tra Civismo e Riformismo così come si sta sperimentando in due  città importanti del Nord: Milano e Torino.

Sul caso di Milano interviene Franco D'Alfonso. Dal movimento arancione all’ipotesi di una unità riformista, per superare i limiti istituzionali che bloccano una maggiore autonomia Civica. Non più divisione tra città storica e hinterland, ma una Grande Rete territoriale che sappia esprimere una nuova autonomia in Europa. Così riassume la sua riflessione già nel titolo il presidente di Alleanza Civica del Nord il quale, a partire lo scorso gennaio da quello che ai più sembrava una aspirazione avveniristica - il Non-Congresso - è riuscito invece nell'arco di pochi mesi a costruire insieme a tante altre forze, che ne hanno condiviso sia il progetto che l'urgente necessità, una Lista Unitaria dei Riformisti, sia Civici che politici, la quale affronti la prova delle prossime amministrative, con lo sguardo lungo rivolto ad una ipotesi di ricostruzione del nostro sistema politico reso ancora più instabile dall'attuale desolante travaglio del M5s. Un travaglio che impatta tutto l'ambito della Sinistra, con il PD in primis.

Lo si è ben visto anche a Torino, con le recenti primarie che hanno portato alla ribalta il caso di Francesco Tresso a cui l'Avanti in edicola dedica una intervista approfondita: un colloquio di Tresso con Patrizia Ghiazza, la quale peraltro aveva attraversato tutto il movimento di Torino. Sia Ghiazza che Tresso fanno parte della Presidenza di ACN-Alleanza Civica del Nord, di cui sono componenti insieme a Pietro Segata, di Bologna.

Anche sul capoluogo emiliano l'Avanti dedica un intervento a firma proprio di Segata. Il quale commentando la vittoria di Matteo Lepore alle recenti primarie bolognesi, conclude la sua analisi con queste due osservazioni:

"Sta a noi, se siamo autentici riformisti e persone libere, svolgere questo servizio, riunendoci spontaneamente, come recentemente è accaduto a Milano al Teatro Parenti, per avviare un lavoro che porti alla prossime generazioni non delle utopie, ma idee concrete, fondamenta di un nuovo patto per una cittadinanza partecipe ed attiva.

Lancio quindi un appello sulle pagine dell’Avanti! con l’auspicio che esso venga raccolto in tempo utile da tutti voi lettori, anche dai più distratti e che si traduca in una primo incontro, per verificare se la generosità si è assopita con l’età, oppure vi sia ancora in noi la voglia e l’energia per dare l’ennesimo contributo alla nostra democrazia."

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