Il dibattito sul futuro dello Stadio Meazza si è intensificato con confronti, assemblee, seminari e pronunciamenti importanti: come quello a sorpresa di S. Berlusconi.

Il dibattito sul futuro dello Stadio Meazza si è intensificato con confronti, assemblee, seminari e pronunciamenti importanti: come quello a sorpresa di S. Berlusconi.

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A che punto siamo con l'abbattimento di SAN SIRO?

Il dibattito sul futuro dello Stadio Meazza si è intensificato con confronti, assemblee, seminari e pronunciamenti importanti: come quello a sorpresa di S. Berlusconi.

A Milano il "Caso Meazza" ha avuto una forte lievitazione nelle ultime due settimane di  Novembre. Dopo Massimo Moratti che aveva espresso perplessità su un nuovo stadio, è arrivato anche Silvio Berlusconi a dire che l'abbattimento sarebbe una insopportabile ferita per la città.

Ma a parte il giudizio dei due ex patron di Milan e Inter il dibattito sulla costruzione di un nuovo stadio (e l'abbattimento del Meazza) sta coinvolgendo via via circoli e forze politiche cittadine. Anche le occasioni di incontro si moltiplicano.

Sabato 27 all'Elfo Puccini l'iniziativa promossa da Luigi Corbani; martedì 30 l'iniziativa all'Archivio di Stato del Coordinamento dei Comitati contro il nuovo stadio e giovedì 9 dicembre il confronto organizzato dai CIVICI, in attesa di una seduta specifica del Consiglio Comunale il quale non ha ancora mai discusso con le varie componenti politiche ivi rappresentate dopo il voto del 3/4 ottobre scorso.

Come sanno i nostri lettori, noi abbiamo lanciato una proposta che, ponendosi in maniera positiva tra le parti, possa riuscire a superare contrapposizioni radicali o strumentali, e ricerchi invece nel confronto delle posizioni, il bene della città.

Abbiamo chiamato questo Metodo (che è cosa diversa da una proposta di parte) Scuola reciproca

Per noi questa denominazione vuol dire approfondire le singole questioni (tecniche, politiche, amministrative, urbanistiche, sociali, ecc ecc) in modo che siano chiare anche nelle reciproche interrelazioni; anche sentendo posizioni motivate contrarie, sulle quali ragionare. 

Gestire in modo corretto questo metodo è essenziale (anche per cercare che possa portare a risultati concreti).

Per spiegarci meglio: questo metodo per noi vale anche dopo l'incontro assembleare di sabato all'Elfo. 

La Scuola Reciproca è altra cosa.

Tutte le considerazioni del Si Meazza sono molto utili, ma vanno valutate, verificate, precisate per formare una parte della definizione del problema- e tutto questo deve avvenire a supporto e integrazione.

Certamente utilizzando anche informazioni contrarie (se riescono a motivare errori e modifiche).

Per una posizione che punta ad obiettivi diversi si deve seguire un percorso analogo. La Scuola Reciproca utilizza i contributi di tutti, esperti e no, per rafforzare informazioni vere e correggere informazioni sbagliate (volutamente o no).

Solo dopo questa fase ha senso il Dibattito Pubblico (Debat Public) da richiedere in Consiglio comunale con raccolta di almeno mille firme; in quanto chi sarà chiamato a dibattere potrà esprimersi conoscendo il più possibile i temi di cui si discute. In questo modo si aiuta la crescita di persone informate e responsabili “disposte a cambiare idea” o a “recuperare motivi che rafforzano la sensazione iniziale”.

In definitiva questo è il metodo che ci sembra possa produrre delle novità e non invece contrapposizioni o bandiere - come dice lo stesso Corbani - più utili a impossibili rivincite politiche-elettorali che a risolvere i problemi di San Siro.

Post Scriptum

Ricordiamo l'intervento che ha 'aperto' la discussione: cioè la Proposta strutturata presentata da Franco D'Alfonso in Commissione comunale.

Qui a seguire una sintesi politica pubblicata su Linkiesta a firma D'ALFONSO-SCALPELLI.

Su questa impostazione

Giovedì 9 Dicembre ci sarà una nuova iniziativa di confronto pubblico.

 

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